Piccolo sole danzante

17.03.2015 17:54

Ho sempre subito il fascino magnetico del fuoco. Fin da bambina. Il profumo della legna bruciata e del suo calore. I popoli antichi ritenevano che fosse un'entità quasi sovrannaturale, convinti che un lontano progenitore, come Prometeo per i Greci, l'avesse rubato agli dei.
Anche oggi, l'uomo considera il fuoco con un sentimento quasi religioso; sceglie e vaglia la legna con molta cura, la dispone meticolosamente nel caminetto...sul fondo pone un ceppo più acerbo che brucerà molto più lentamente e sosterrà gli altri per molte ore...davanti, un bel mucchietto di rametti sistemati sopra una palla di carta di giornale e, ancora, subito sopra, i profumatissimi ciocchi di alberi che bruciando, emaneranno l'inebriante e tipico odore. L'odore del fuoco.
Più del fuoco, quasi nulla stimola il sogno e la poesia, due aspetti dell'animo purtroppo così spesso offuscati dalla sete di potere e di ricchezza e dalla corsa frenetica a consumare la vita. Può sottrarre dalla presa degli eventi di tutti i giorni fino ad aprire la strada ai sentimenti. Quelli puri.
Osserviamo i tizzoni infuocati, dove le fiamme si fanno azzurre e la legna si trasforma magicamente in luce e calore. I nostri occhi si appesantiscono sotto l'effetto della pulsante brace vellutata. E' difficile, innanzi ad un bel fuoco, accompagnato magari con qualche nota di bella musica, rimuginare pensieri astiosi o restare indifferenti. La sensuale danza del focolare invita alla serenità, alla tenerezza e alle coccole.
Il fuoco non perderà mai il suo fascino per quanti, come me, ne adorano il bagliore e trovano nel lingueggiare delle sue oscillanti e voluttuose fiamme un motivo per sorridere ed essere contenti...​