I Complottivori

24.01.2015 20:22
Con la partecipazione di Giovanna Mastropasqua e Lidia Popolano
 
Tutto cominciò quando, una sera, uno di noi (vatti a ricordare chi, ho cominciato presto a farmi ingannare dalla memoria) accese il computer. Il telefono lo bombardava di vibrazioni e suonerie strane e dopo le prime occhiatacce al suddetto telefono, il nostro eroe cercò di ignorarlo, almeno finché, la sera accese il computer (mi sto ripetendo, signori? Non fatevi scrupoli a farmelo notare, davvero, tranquilli) e diede un'occhiata alle notizie del giorno. La prima - no, bisogna dire l'unica - cosa che balzò ai suoi occhi furono novantasette notifiche dai giochini del social network che frequentava. Pingu Brush lo martellava con nuovi aiuti da parte degli amici e la mortifera frase "X ti ha regalato una vita". I primi tempi c'era da sorridere, pensando a X che, innamorata di lui, gli faceva dono della sua stessa vita; esagerata, lui faceva già fatica a gestire la sua, figuriamoci. Poi, col tempo, la cosa era diventata sempre più inquietante. Il nostro eroe, infatti, aveva cominciato a convincersi che:
a) la mia vita è talmente breve che amici molto buoni mi stanno regalando deroghe e prolunghe a man bassa
b) ho raggiunto e superato le sette vite dei gatti e sto diventando come Highlander
Pingu Brush lo inquietava; ed ancora di più il sito 30Pines, su cui aveva preso l'abitudine di scrivere, in collaborazione con altri folli come lui; e che da giorni faticava a funzionare. Il protagonista - che chiamo 'nostro' perché mi auguro che chi mi legge gli manifesti una vaga forma di simpatia, povera bestia - cominciò a collegarsi agli altri conoscenti e compagni di scrittura per capirci qualcosa. Ad esempio, se il suo era un male comune e se la scrittura collaborativa era in serio pericolo come immaginava. Per primo chiamò il prode Maximus.
Non tardò a ricevere risposta, visto che Maximus praticamente ci viveva in 30Pines, rimanendo collegato ad esso con tutti gli apparecchi che possedeva. Adducendo le scuse più assurde e non pensando che sul suo profilo Headbook tutti poteevano vedere l'iscrizione a trentasette giochini diversi, negò di essere assuefatto alla mania dello scambio vite. Alex von Amadeus, colui che lo aveva contattato, lo mise di fronte alla nuda realtà, facendolo capitolare in un battito di ciglia. La situazione era grave, ogni contatto comune soffriva di frenesia da vite, tanto che Nadine Finetti aveva creato un gruppo sul tema, insieme a Regina di Saba. Le idee stavano scemando, il sito di scrittura collaborativa contava ormai su pochi fedelissimi che, stanchi di creare nuove storie, si buttavano sulla poesia ermetica del tipo: Io amo, ami tu, ci amiamo... Il massimo sforzo creativo era dato da un gruppo di tre scrittrici, un tempo fucina di idee, ma il cui estro iniziava a sgetolarsi: Lydia, Ornitorella e Mamma Risa. Maximus e Alex decisero di iscriversi al gruppo, pubblicando un bel post di chiarimento, dal titolo: Qui si ristruttura 30Pines o si muore! con sottotitolo: Pingu Brush non vincerà! In una lunga e accorata reprimenda osarono attaccare i vari social, ed in particolare Headbook, luogo che, secondo loro, aizzava la gente ad uno scambio di vite senza precedenti, popolato da persone che in cambio di poche ore di vita promettevano mari e monti. La cosa interessò parecchio i 30Piners, invitati a leggere, e ancor di più l'amministrazione di Headbook, che bloccò subito il gruppo di Nadine e Regina. Era la mossa che temevano, quella che in fondo speravano, il punto di inizio per cominciare la guerra. In poche ore fu buttato giù un Manifesto e trasmesso in modo carbonaro a tutti gli adepti, nessuno escluso.
-Siamo qui riuniti in videoconferenza per commentare ciò che sta accadendo- Alex von Amadeus battè il pugno con violenza sulla scrivania in formica, rischiando di far crollare il monitor. -Ehm, in nome e per conto del gruppo prendo la parola...-
-Com'è che si chiama... 'sta cosa?- chiese Nadine, rompendo l'attimo.
-Maximus, rispondi tu- Alex scomparve dal video repentinamente. Si udirono colpi come di batteria, rumore di apparecchi elettrici.
-Beh, a un nome ancora non avevamo pensato...-
-Ma come, si fonda una società segreta, si stila un manifesto di ben una facciata e mezza, formato A4, interlinea 3, carattere Times New Roman grassetto grandezza 18, e non si da un nome?- Giovanna si trattenne a stento. -Ma porca la pupazza! Troviamolo, ora e subito! ALEXXXX TORNA QUI IMMEDIATAMENTE E PRODUCI!!!-
-Eccomi! Stavo finendo di preparare la sfoglia per i tortellini... Dunque, un nome... mettiamo ai voti. Qualcuno per caso ha qualche idea?-
-A me piace un nome che sappia di spionaggio- disse Regina. -Che so: i carbonauti,... i sottowebbisti...-
-Ci sono: i complottivori!- Don Erricus, detto l'argonauta, si affacciò alla discussione, lasciando tutti sorpresi in modo positivo.
-Complottivori... mi piace. Andata!- esclamò Alex, girando lo sguardo. -Ci aggiorniamo, ora devo scappare che sta bruciando il ripieno dei tortellini!-
- Sì, ehm... scusate... - commentò Alex tornando dopo pochi minuti - Avevo un po' di problemi con la forma, ne ho messa poca, nel ripieno. Secondo me... -
- No, ma fai pure con comodo quello che ti senti, eh? - rispose Giovanna con slancio - Qui dobbiamo produrre, mica far le primedonne -
- E produciamo! - ribatté lui - Vanno bene trenta litri di latte al giorno? No, ascolta cicciola, con tutto l'affetto, un conto è fare della quantità, un altro conto è fare un piano preciso e... -
- Cicciola lo dici a tua cugina -
- Mia cugina non la sopporto -
- E basta! - intervenne il prode Maximus seguito da Pablita Roelica. Il grido uscì quasi all'unisono - In questo modo non andiamo da nessuna parte. Cosa proponete. Perché avete delle idee, sì? -
- Secondo me - cominciò Giovanna - un'idea potrebbe essere infiltrarsi nel software del gioco Pingu Brush per sabotarlo. Il manifesto volantino deve essere breve, conciso, diretto e deve essere distribuito poco prima dell'attacco informatico. Qualcosa come: "Cittadini..." -
- Ha parlato Robespierre - commentò Pablita sbuffando - Va beh, visto che altri non hanno manifestato altre idee, in attesa che Nadine si pronunci... Nadine, per favore, lascia stare quei dromedari... possiamo mettere ai voti questa proposta -
Il problema era capire chi si intendeva di informatica, per poter tentare un trucco di quel tipo. Perché scrivere poteva essere fattibile, sabotare la rete mondiale scambia-vite di Pingu Brush era qualcosa di appena un po' diverso.
- Non diamoci per vinti da subito e che diamine! Non siamo mica sbarbatelli!!! Sabotare la rete mondiale scambia-vite non è una cosa semplice ciccioloni miei, ma un tentativo io lo farei uguale... se non ricordo male, proprio Don Erricus, prima che gli venisse la mania di fare il chierichetto, era un ingegnere abbastanza quotato della società "Apricot" e ha pure brevettato gli occhiali tridimensionali per criceti, mica pizza e fichi! Io prima di mollare chiederei a lui una dritta... magari qualcosa ne esce, che ne dite Pablita, Alex e Maximus? 
I tre erano visibilmente titubanti - quello ultimamente non ci sta troppo con la testa - disse Maximus, un po' preoccupato - ma lo hai notato che si è fissato a guardare le pubblicità in televisione? guarda solo quelle.... dice che sono educative...soprattutto quelle degli assorbenti con le ali...dice che deve capire come può essere possibile che un assorbente possa volare...- 
- e poi c'è la storia della padella - aggiunse Alex
- che padella?- si incuriosì Giovanna
- Non riesce a darsi pace per una padella scomparsa, la teneva su di una mensola, e un bel giorno puffffff!!! si è volatilizzata, da quel che racconta. Afferma che è stato un complotto degli XFILES. Da allora, se sta a casa indossa una tuta in neoprene con inserti catarifrangenti, convintissimo di tenerli alla larga...no no, lascia perdere Don Erricus...dobbiamo pensare a qualcun altro....-?
- Ma qui non si tratta solo di sabotare Pingu Brush, non dimenticate che dobbiamo anche risolvere il problema delle storie scomparse da 30Pines, perchè il problema principale è quello lì. Se 30Pines funzionasse come si deve noi di PinguBrush ce ne faremmo baffi,barba e capelli - disse Nadine accarezzando un dromedario con una mano, schiacciando un cammello con l'altra e girando la mostarda con un cucchiaio di legno legato al piede sinistro mentre Max si guardava allo specchio pensando che magari un taglio di capelli ci poteva anche stare bene.
- In ogni caso io un'idea per trucchetto per fregare il programma di PinguBrush forse ce l'avrei, però Alex mi dovresti prestare qualcuno dei tuoi pressostati - Alex sentendo nominare le sue creaturine prese vita e subito gli brillarono gli occhi. Regina invece era ancora assai scocciata dal blocco del gruppo su Headbook e meditava vendetta tanto che ormai si era risoluta a chiamare Lindy LeColt che aveva sempre a portata di mano una vasta gamma di gingillini scacciacani tra cui un mitra di ultima generazione che avrebbe potuto risolvere un bel po' di questioni. - Allora ragazzi! - fece Giovanna impaziente più che mai - la smettiamo di fare parole inutili? Prima sabotiamo PinguBrush che distrae e poi cerchiamo le storie: ho già pronto il lanternino. E tu Nadine, smettila di schiacciare cammelli e dicci quale diavolo di idea hai, che qui altrimenti facciamo notte e non risolviamo un rebus che è uno!-In preda ai fumi della mostarda, Nadine espose il suo piano che consisteva nello scrivere due righe di programmino da inserire alla chetichella tra le righe di PinguBrush nel momento in cui il programma rimescolava le sue righe,così le righe sarebbero diventate troppe e con un'eccedenza di righe ci sarebbero stati solo cammelli a righe e sarebbe esplosa tutta la videata mandando Pingu Brush in loop.
Alex con un boccone di tortellino che gli rimase bloccato in trachea si incollò al computer , per cercare di inserire il programma pieno di virus nel server di Pingu Brush. Nadine nel frattempo disegnava insieme a Cleo cammelli scoppiati che sarebbero comparsi a chiunque avesse avuto una notifica di Pingu Brush. Cleo avrebbe voluto inserirci un po' di sangue, ma Maximus e Pablita la fermarono, le maniere forti sarebbero giunte in seguito. Tutti i computers, cellulari, tablet si impallarono improvvisamente, cammelli che scoppiavano come palloncini comparivano sui monitor di chiunque volesse accedere a Pingu Brush . Lindy le Colt giunse in aiuto degli amici, aveva portato con sé un revolver ed era pronta ad una guerriglia senza uguali. Ora che una parte della missione era completata bisognava ancora sabotare 30 Pines, sbloccare il gruppo di Headbook, cosa che faceva andare su tutte le furie Cleo che per sfogarsi continuava a scrivere horror a nastro, e ricercare le storie scomparse. Maximus dando un' occhiata al sito vide che la scrittura collaborativa stava peggiorando, le storie erano sempre più povere e qualcuno addirittura postava come immagini la facciona di Pingu. Pablita distribuì un fetta di torta ai presenti e spronò tutto il gruppo a muoversi, 30 Pines doveva tornare quello di un tempo. Nadine prese un facocero sotto il braccio pronta a gettarlo in testa a chiunque avesse tentato di fermarli. Alex si premunì di bacchette per batteria e di una porzione di agnolotti, Cleo si procurò la mostarda velenosa cucinata da Nadine, Lindy si armò fino ai denti, Giovanna si impossessò di un mattarello litigando con Maximus che voleva tenerlo per sé e Don Erricus si vestì di porpora, mentre Paola quasi indemoniata cantava filastrocche in aramaico.
La battaglia stava per iniziare! Il punto di raduno per l'attacco era la cantina di Maximus, centro di programmazione, nonchè postazione con dieci pc allacciati ad un server che Nadine avrebbe riprogrammato in pochi minuti, rendendolo capace di essere operativo e, cosa più importante, non rilevabile nemmeno dalla C.I.A. Alex giunse per primo spingendo una carrettata di cappelletti in brodo, Maximus ci mise da bere (acqua di rubinetto, da buon ligure), Regina piatti di ceramica Aynsley e posateria d'argento con intarsi in oro zecchino appartenuti all'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, Pablita torte dolci e salate, mentre Don Erricus benediceva i computer aspergendo acqua santa.
-Ognuno di noi ha il compito di scrivere un incipit, quindi si attacca col secondo nodo- spiegò loro Nadine. -Il sistema in automatico vi cambierà profilo, quindi impersonerete al giro altri 30Piners conosciuti. Chi riesce cerchi di mantenere lo stile dell'alias del momento. E' chiaro per tutti?- Tutti annuirono, anche se in verità non avevano capito una mazza, ma non volendo farsi vedere poco acuti si sorrisero a vicenda.
-Fermi tutti!- Giovanna saltò sul server, brandendo il mattarello. -Siamo sicuri che non stiamo infrangendo la legge? Sapete sono uno stimato avvocato...- ma non riuscì a terminare la frase che palettate di mostarda la raggiunsero. Il facocero fu sguinzagliato e intercettò Don Erricus che, brandendo un crocifisso, iniziò a formulare un esorcismo. Il caos ebbe il sopravvento, gli animi erano turbati, logorati da quella situazione incresciosa.
-RAGAZZI, IL SISTEMA è PARTITO!- urlò Alex, vedendo i monitor tutti accesi sulla pagina iniziale di 30Pines. -Non c'è più tempo da perdere in pinzellaccheri!-
 
Alias Giovanna_mas
 
E non è ancora arrivato il Capodanno!
Ebbene sì, ci siamo tutti concentrati sul Natale, ma vogliamo mettere la tragedia del Capodanno? Quale tragedia? Ma come quale tragedia, avete mai acceso la TV il 31? Fin dalle prime ore del mattino vi propinano il funerale dell'assessore al bilancio del comune di VRPS, l'ultimo calendario per sarti di tute da meccanico con la Linda Evangelista che al posto del culo a pizzo, ha una macchina da cucire semiautomatica, il matrimonio di Anna Karenina ... no quello era andato a finire male ... ma che ne so, io mica li vedo tutti! E quando ti sei quasi abbrutito nell'ossessione di non perdere nessuno, dico nessuno degli eventi salienti dell'anno che sta per terminare ... ecco che parte la mezzanotte e incominciano a farti vedere tutti i Capodanni di tutto il mondo a rotazione. Ecco quello di Pechino, poi Hanoi, poi Timbuktu, poi Barletta (scusate la licenza poetica) poi Cerenova Costantica e infine La Spezia, ma siccome non avevano le immagini dei fuochi del 2014 ti propinano quelli del 2012. Come faccio a saperlo? Perché in cielo compare la scritta no? ... Dopodiché mentre tu sei ancora scioccato e non riesci a riprenderti per tutti i capodanni che hai visto quando tu lo hai trascorso con zia Peppina

 
Alias @Lindy
"Non dirlo a me, tutte le volte che sento parlare dell'ultimo dell'anno, mi viene in mente il buon Guglielmo e parto con: 'Un mitra! Il mio regno per un mitra!' "
 
Alias @ProdeMaximus_de_gancjo:
"Riccardo Numero Tre! Sicuramente meglio di Chanel Numero Cinque; che, belin, ha già un po' stufato"
 
Alias @nadinefinetti:
"Roba da scoppiar caramelle e cammelli tutta la sera, altro che botti"
 
Alias @giacomo_leo.30Pines_Classic
"...e il naufragar m'è dolce in questo mare..."
 
Alias @Regina_cleopatra
"Giacomo, mettila così ma alla fine è una gran menata, scusa se tu l'hai detto meglio?"
 
Alias @alex_von_amadeus
"Comunque questa cosa dell'ultimo dell'anno non la sopporto. Come mia cugina"
*
- Maximus, dici che dobbiamo ancora continuare per molto? Mi sto incasinando - chiese Alex che aveva già il livello d'ansia oltre il limite e cominciava a suonare la batteria sulla tastiera del computer.
- Piantala di far casino. Hai un'idea migliore? - chiese Nadine.
Gli altri la guardarono perplessi.
"Guardate!" disse Regina indicando lo schermo del computer. La sezione "Notizie" di 30Pines era impazzita, la facciona di Pingu si alternava a immagini di cammelli che esplodevano, a righe multicolori che si susseguivano ininterrottamente, per poi lasciare di nuovo il posto, alla facciona di Pingu e ai cammelli. "Oh cavolo!Abbiamo sabotato 30Pines, oltre che Pingu Brush!" disse Nadine "Oh porca vacca!" esclamarono tutti , iniziando a incolparsi a vicenda dell'infausto esito della missione e, contemporaneamente, iniziando a lanciarsi palettate di mostarda. "Basta così!" disse imperiosamente Pablita "Controlla le altre sezioni!" ordinò a Regina e, in effetti, tutte risultarono "infettate" dal virus. Dopo la battaglia, mentre la mostarda colava dai vestiti e dai volti degli intrepidi 30Piners, lo sconforto stava prendendo il sopravvento. Nadine accarezzava tristemente i dromedari, Alex le sue amate bacchette, Giovanna il mattarello che era riuscita a sottrarre a Maximus, Regina i suoi preziosissimi piatti, e Lindy le sue adorate armi. Don Erricus continuava ad aspergere i presenti con l'acqua santa, sperando di recare loro qualche beneficio, mentre il facocero esorcizzato sonnecchiava tranquillo.
Improvvisamente, la videata si bloccò sulle righe multicolori per un tempo che sembrò interminabile. Poi, finalmente, la scritta "I COMPLOTTIVORI" apparve sul monitor, con tutto il manifesto di ben una facciata e mezza, formato A4, interlinea 3, carattere Times New Roman grassetto grandezza 18. "Evviva! Ce l'abbiamo fatta!" esclamarono tutti, dandosi grandi pacche sulle spalle, neanche avessero spedito una missione orbitante nello spazio. Ma non fecero in tempo a gioire, che la porta della cantina di Maximus venne divelta. "Fermi tutti!" urlò il capitano di un commando armato al servizio di Headbook. I complottivori erano stati scoperti!
La situazione, che era stata quasi insostenibile sino a quel momento, divenne un incubo. Gli scagnozzi di Pingu Brush erano entrati con la forza rintracciando i segnali dei computer. Erricus e Alex si resero conto, con orrore, che nulla sfugge a Headbook e ai suoi empi figli quali i videogiochini in condivisa e gli stramaledettissimi selfie con hashtag! 
I tecnopoliziotti puntavano le loro armi tenendoli a bada e facendo spazio al "pezzo grosso" un ometto grassoccio e rubizzo dai vestiti sgargianti che entrò placidamente e cominciò a parlare con voce suadente: "Miei cari, basta! Avete complottato abbastanza, avete sovvertito abbastanza! Non volete rientrare nei ranghi? quanto sarà più bello, per voi, il mondo tutto rosa confetto di caramelle cadenti, di fotografie sorridenti e di jingles ipnotici? Basta, miei cari, basta usare la propria fantasia e la creatività, fatevi cullare dall'oppio dei popoli, da Santa Rete e dai suoi adepti." 
I complottivori si guardarono l'un l'altra per un lungo istante, il silenzio quasi di miele, si sorrisero e annuirono. Tre secondi: venne aperto il fuoco. Mostarda ovunque, su poliziotti e pistole, al facocero fu dato uno schiaffo sulle natiche e si avventò stendendo una decina di incursori. "Crepa, pidocchio Obeso!" gridò Lindy sventrando il "pezzo grosso"; Maximus intanto mandava in diretta mondiale il massacro ripreso da Regina! Gio, Pablita e Nadine si tramutarono nelle furie che solo loro sapevano essere. Poi calò il silenzio. 
La battaglia era vinta, le coscienze svegliate. Uscirono dalla cantina guardando il sole: l'alba di una nuova era!