Brezza
Leggera ti sfiora, hai l'impressione di essere accarezzata da una mano morbida e delicata.
Sono immersa nei miei pensieri, sola tra la gente. Come tutte le volte che ho pensieri che mi frullano per la testa, mi dirigo al lungomare, mi piace camminare sulla passerella e perdermi nel fruscio, scendo sulla piccola spiaggia e tolgo le scarpe, la sabbia è fresca e massaggia i piedi, sento un piacevole brivido percorrermi la schiena, come le mani di un amante, che non si risparmia nei preliminari.
Poggio la borsa e le scarpe sulla sabbia, non molto lontano dal punto dove il mare con le sue quiete onde arriva a bagnare la sabbia, per poi ritirarsi; non posso resistere, ho la necessità e l'urgenza di sentire il mare che mi solletica i piedi, e i granelli di sabbia che sfuggono, scivolano portati via dall'acqua. Sono ancora troppo triste, mi siedo vicino alla borsa, con le braccia mi cingo le gambe, la brezza, mi schiaffeggia gli occhi con la frangetta, troppo lunga, ma non abbastanza per riuscire a raccoglierla nel fermaglio con il quale ho raccolto il resto dei capelli, in una pratica e sbrigativa coda.
Una lacrima solitaria scende rigandomi la guancia, subito sento la pelle tirare al suo passaggio. Sento il cuore pesante, come un macigno, dallo stomaco parte tutto il dolore, l'umiliazione, e la rabbia che non riesco a reprimere, nascondo il viso tra le ginocchia e esplodo in un pianto liberatorio. Grazie al pianto, al fruscio del mare ed a quella brezza che mi carezza i capelli e la schiena, piano i pensieri si aprono, danno spazio a nuove consapevolezze, sembrano risolversi e dissolversi, tutto appare più chiaro e semplice...
Ho le spalle larghe, sono forte abbastanza per riuscire a mantenermi in piedi, e non farmi piegare dal peso dei problemi, sono una combattente.