Favole in rivolta

25.01.2015 19:09
Con la collaborazione di Lidia Popolano
 
Il consiglio di Favolandia era in fermento, erano già capitati dei tafferugli tra i personaggi delle fiabe e favole, ma questa era una vera rivoluzione. Biancaneve aveva indetto una manifestazione al di fuori della città di Fantasiopoli. Era arcistufa di mangiare mele, le avevano provocato un eczema al suo bel volto che ora era tutto cosparso di brufoli. Rivendicava la facoltà di mangiare anche pesche e perché no lichi. I nani pretendevano un innalzamento del salario, i fumi dei diamanti avevano provocato a tutti una forte sinusite. Da lì era successo il finimondo, tutti gli abitanti delle favole si erano rivoltati, rivendicavano i loro diritti. Sulla terra era successo un disastro, i bambini erano rimasti senza fiabe e favole da leggere. Le mamme leggevano ai loro bambini racconti horror prima di andare a dormire e i bambini dell'asilo disegnavano solo vampiri e mummie. Il SPFA (sindacato personeggi di favole arrabbiati)e il SPPIN(sindacato principesse e principi incavolati neri)avevano richiesto un confronto con i vertici di Favolandia, per rivendicare i propri diritti, ognuno aveva la propria richiesta da proporre. L'omino di pandizucchero era stufo del suo impasto, voleva essere di pasta di kamut, più leggera e digeribile. Pinocchio odiava il legno di faggio con il quale era costruito, le tarme oramai lo avevano preso di mira e pretendeva un legno meno trattato. Cenerentola rivendicava i contributi, ferie e malattie pagate per il suo lavoro da colf. Il direttore di Favolandia aveva deciso di riunire il consiglio e tutti i personaggi delle favole in una grande riunione condominiale, ognuno avrebbe esposto le problematiche e avrebbe cercato di risolvere la situazione.
Capirete quanto non fosse facile, convocare una siffatta riunione ... le fiabe sono state scritte in ogni tempo e luogo ... riunire tutti i personaggi fu un lavoro certosino. Già, per non parlare della decisione sul luogo della riunione, perché saprete che Favolandia non è un luogo fisico ... è virtuale, sta nei nostri cuori, nelle nostre case, nascosta sotto ai letti, dentro l'armadio, nella chitarra, nel carillon, nel libro consumato che ci hanno regalato da bambini, nei ricordi delle paure che alcune ci hanno provocato, nelle ansie ... pensate un attimo a Bambi ... beh eppure bisognava trovare il modo di convocare tutto il condominio e nello stesso momento. Un bel rebus! Furono interpellati singolarmente tutti i personaggi. Come? Tutti ... tutti? Beh no ... La strega di Biancaneve ... no ... chi si fida di quella ... Chi si prese la briga di coordinare e di prendere tutte le decisioni scomode? Ma Geppetto naturalmente. Lui appariva abbastanza anziano e saggio. Perché no, anche provato dalla vita e neanche tanto maschilista, pensate a come andasse d'accordo con la farina dai capelli turchini e si affidasse a lei. Dunque, non male davvero come coordinatore! E come segretario per l'invio delle lettere? Harry Potter, lui aveva la civetta da inviare in tutte le case e poi di Babbo Natale ne avevano tutti le scatole piene. Chi fu interpellato come consigliere per le decisioni chiave? L'orco di pollicino. Ma come proprio lui che è odiato da tutti? Beh ... è talmente scemo ... che Geppetto ebbe mano libera per decidere senza sembrare proprio dirigista ... Bene, e allora? Come allora ... Allora quale luogo fu deciso? Ma dai, non dirmi che non hai indovinato! L'Isola che non c'è naturalmente ...
Peter Pan, all'oscuro di tutto (Harry Potter lo aveva dimenticato, poiché non erano proprio della stessa epoca) in effetti, rimase un po' stupito di una tale numerosa e ingombrante adunanza, ma, superato lo stupore iniziale, cominciò a salutare affettuosamente tutti i suoi amici delle favole.
"Che piacere vedervi! Come mai qui?" chiedeva con quel suo fare gioioso e impertinente, ma gli altri personaggi, pur salutandolo cordialmente, continuavano ad essere arrabbiati e mantenevano un'evidente espressione imbronciata. "Ma cos'è successo, cos'è successo?" chiedevano, curiosi e un po' spaventati i Bimbi Sperduti senza capire e Peter e Trilli, non sapendo nulla, cercavano, come potevano, di rassicurarli e non farli preoccupare.
Il Direttore di Favolandia prese la parola "Dichiaro aperta la riunione e nomino mediatore Geppetto che avrà la facoltà di dare o togliere la parola e anche di allontanare i soggetti più facinorosi!" disse a gran voce e subito, sotto, si sentì l'inconfondibile borbottio di Brontolo che però, dopo aver ricevuto una gomitata da Dotto, tacque, suo malgrado.
Geppetto raggiunse la pedana che era stata approntata per l'occasione "Chi vuol prendere la parola per primo?" disse e immediatamente tutti si sbracciarono urlando "Io, Io..." talmente forte che alcuni Bimbi Sperduti iniziarono a piangere. "SSSSilenzio......" gridò ancora più forte Ursula, la Strega del Mare de "La Sirenetta" e tutti, intimoriti, obbedirono. Geppetto si aggiustò gli occhiali e disse "Allora sceglierò io, volta per volta, a chi dare la parola, sempre che l'orco sia d'accordo!" L'orco assentì. "Allora, invito a parlare per primo..." " Corpo di mille balene! Cos?è tutto questo baccano?" la voce potente di Capitan Uncino riecheggiò in tutta l'Isola che non c'è.
Trilli cercava di calmare tutti con la sua polvere magica, ma qualcuno fu persino indispettito da tale irriverenza. -Forfora gialla? a me..?- disse Abe, il demonio dell'oltretomba, scacciò via la fatina con la sua mano biancastra. Herkules salì per primo sulla pedana di fortuna. -Il problema è che i cittadini mi chiamano solo per i disastri, non mi invitano mai ad una festa, non so se mi spiego.. Non è mica bello essere contattato per calamità e mai per divertirsi, la mia Megara si annoia, e forse chiederà il divorzio- Megara sbuffò, scrollando le spalle. -Tocca a me, tocca a me- disse la Bestia -E' che tutti mi sopravvalutano, pensano che io abbia i soldi! Non voglio essere visto solo come un ragazzo affascinante e ricco- Qualcuno rise nella folla - Affascinante attualmente proprio non direi!- disse Anastasia coprendosi la boccaccia meschina. - I miei cuccioli sono stati quasi uccisi ultimamente, non per cattiveria, ma Crudelia Demon ha capito che la sua condotta di vita era assolutamente sbagliata, ma adesso nutre un amore morboso per i miei cuccioli- grida il padre dalmata. - Ed io non posso restarmene nella mia palude senza essere considerato asociale, andiamo sono un orco! Sono sorte un milione di case intorno alla radura e non posso starmene da solo, capite che problema per un orco?- Chiese Shrek sfondando la pedana col suo peso. - Ho la soluzione, dovete solo essere più giudiziosi cari miei..- si fece avanti il Grillo parlante. -L'avevo detto di essere più cattivi, ops.. c'è anche Aurora qui giusto? Cara scherzavo..- Avanza Maleficent. Aurora scioccamente le sorrise.
Favolandia anche all'isola che non c'è era assolutamente fuori di testa.. Parlavano di nuovo tutti insieme, e tutti si lamentavano di questo e quest'altro.
-Siamo delle fiabe felici o no?- chiese Geppetto stufo di azzittire.
- Mah, proprio felici non direi - disse la margheritina. -Ti pare forse che la mia sia una fiaba allegra? Io sono stata lasciata morire insieme a quella povera allodola. Ma come si fa a scrivere una roba così e chiamarla favola? Voglio che l'autore sia punito, voglio per me e per l'allodola tutta l'acqua del mondo e voglio che tutte le sbarre vengano liquefatte!" - 
- "E' verisssssssimo" - le fece eco Gollum - "Che razza di felicita? A me non ssssolo hanno tolto l'anello, ma ssssono cossstretto a vivere in posssti talmente umidi che piove anche sssse ssssono al chiussso. Voglio l'indennità reumatissssmi!". 
Geppetto stava per prendere la parola e cercare di riportare all'ordine la platea quando intervenne anche il Lupo di Cappuccetto Rosso: "E io allora? Ma vi rendete conto cosa significa aver dovuto trangugiare la nonna? Voglio una fornitura di Maalox a vita!" e mentre lo diceva mollò un ceffone al Grillo Parlante che lo fece volare addosso a Capitan Uncino che con la mano buona gli diede a sua volta una botta di tennis e lo diresse verso il coccodrillo che non disdegnò l'offerta e spalancò le fauci per richiuderle subito dopo e cominciare a lamentarsi del fatto che un Grillo proprio non poteva essere un pasto per lui e nemmeno la mano di quello stupido Uncino lo era e lui era sempre più magro. "Voglio essere trasferito in un'altra favola!" ruggì. Per tutta risposta Capitan Uncino gli si avventò addosso ed iniziarono una zuffa epocale davanti a tutte le altre favole. Il Direttore di Favolandia iniziò a spazientirsi e a rivolgere a Geppetto degli sguardi sempre più di fuoco e fu lì che proprio Geppetto protestò per timore che gli sguardi del Direttore facessero scoccare una qualche scintilla che facesse andare a fuoco Pinocchio. Sentendo ciò il Direttore si alzò in piedi e furente urlò: "Adesso basta!". Tutto intorno scese il silenzio.
"Mi rendo conto solo ora che l'idea di riunirvi all'Isola che non c'è è stata una grossa boiata!" tuonò alzandosi in piedi. "Siete un branco di facinorosi, altro che personaggi creati per essere d'esempio ai fanciulli di tutto il mondo! E poi, diciamocelo chiaro: creare dei sindacati per garantire diritti che farebbero sbellicare di risate anche Brontolo. Sta tutto scritto qui, nella lettera a me indirizzata... Farina di Kamut per l'omino di pandizucchero, crema contro l'eczema per Biancaneve, fango delle paludi del Mar Morto per Shrek, capottina in goretex per Cappuccetto rosso, pialla circolare per Geppetto, protesi biometrica per il Soldatino di piombo... Devo continuare?" Tutte le bocche erano chiuse e gli occhi puntati su di lui. Nessuno osava contraddirlo, per paura di essere allontanato da Favolandia. Capitan Uncino e coccodrillo smisero di lottare, Grillo parlante saltò fuori da una narice dell'alligatore. Il Direttore guardò la folla dinanzi a sè, un impasto eterogeneo di personaggi, che tanto avevano fatto per i bambini. Era il momento di rimettere le cose a posto, era impensabile che le mamme raccontassero favole horror, che i piccoli disegnassero mummie e vampiri, tutto questo non era accettabile. Poi il suo sguardo cadde su un braccio alzato in fondo alla folla. "Fatti avanti, sentiamo che hai da dire" disse il Direttore, non riuscendo a capire chi fosse. Quando si avvicinò, si trovò davanti un ragazzetto con una folta chioma bionda. "E tu chi saresti?"
"Leonard il giramondo" si mise a fianco del Direttore. "Sono il protagonista di una favola che ancora non c'è, ma che rischia di non nascere mai, se non metterete un po' di pace tra voi. Siamo il sale della fantasia e grazie a noi i bimbi crescono felici. Se riusciremo a tornare amici, il popolo di Favolandia crescerà e tutti vivranno felici e contenti...- Un boato di gioia si alzò!